Oggi vogliamo parlare di un film che abbiamo visto ieri sera:”Perfetti sconosciuti”, di Paolo Genovese.
La trama? A dispetto del titolo, sette amici (ma ciascuno con i suoi segreti inconfessabili agli altri commensali) si ritrovano insieme per una cena, e decidono di fare un “gioco” con i loro telefoni cellulari.
Un gioco che diventa via via più complesso, e che porterà a galla i lati oscuri e le debolezze (virtuali e non) di ciascuno di loro.
Il film è ambientato prevalentemente all’interno di un appartamento romano.
La prima parte oggettivamente non è veloce, ma poi è un susseguirsi di colpi di scena, ben riusciti.
Il cast? Eccellente, da una Kasia Smutniak in gran forma nel ruolo di “madre7moglie stressata”, ad un sempre valido Valerio Mastrandea, ma su tutti ci è piaciuta l’interpretazione, a tratti cruda, a tratti disincantata, di Marco Giallini.
Non andiamo oltre, perché altrimenti dovremmo svelare la trama, ma possiamo dirvi che “Perfetti sconosciuti” a noi è piaciuto anche se- sia chiaro – non può essere classificato come un “film leggero”.
Considerazione finale? La pellicola di Paolo Genovese ha il merito di far riflettere sulle “scatole nere” che ciascuno di noi ha, e che non di rado sono racchiuse in poche centinaia di grammi di un telefono.
Genovese conferma essere un regista che sa ben comunicare lo vero stato d’animo ed i veri pensieri di persone che mostrano all’esterno e a se stessi una condizione umana frutto di condizioni sociali.Marco Giallini,in questo film conferma la sua ecletticita da attore…da grezzo e coatto in “Assolo” a uomo con una profondità e sensibilità a dispetto del suo mestiere in “perfetti sconosciuti”.lo adoro.
Per me il miglior “film che fa riflettere” di sempre è questo: https://wwayne.wordpress.com/2014/01/08/il-fine-giustifica-i-mezzi/. Sei d’accordo?
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Genovese conferma essere un regista che sa ben comunicare lo vero stato d’animo ed i veri pensieri di persone che mostrano all’esterno e a se stessi una condizione umana frutto di condizioni sociali.Marco Giallini,in questo film conferma la sua ecletticita da attore…da grezzo e coatto in “Assolo” a uomo con una profondità e sensibilità a dispetto del suo mestiere in “perfetti sconosciuti”.lo adoro.
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